Bergamo, 30 ottobre 2023

OGGETTO: Welfare aziendale 2023

Nell’ambito del c.d. “decreto lavoro” è stato disposto per il solo anno 2023 l’aumento ad Euro 3.000,00 del limite di non imponibilità (ordinariamente fissato ad Euro 258,23) del fringe benefit a favore dei lavoratori dipendenti e dei titolari di reddito di lavoro assimilato a quello di lavoro dipendente (es. amministratori) con figli a carico, consistente nella cessione di beni e/o fornitura di servizi oltre al pagamento delle utenze domestiche.

In altre parole il datore di lavoro può decidere (facoltà, non obbligo) di attribuire una somma a titolo di rimborso delle utenze domestiche, previa dimostrazione delle spese sostenute o del rilascio di una autocertificazione, quali:

  • servizio idrico integrato
  • energia elettrica
  • gas naturale

sostenute da uno o più dei propri dipendenti e/o assimilati oltre all’eventuale cessione di beni e/o prestazioni servizi (es. omaggi natalizi, rimborso spese asilo ecc.) sostenuti a favore dei propri dipendenti e/o assimilati purché con figli a carico.

Tale rimborso entro il limite massimo di Euro 3.000,00 non è considerato reddito imponibile per il precettore, mentre è considerato costo per il datore di lavoro. Il superamento di tale limite comporterà la tassazione dell’intero fringe benefit in capo al dipendente.

Il datore di lavoro non è obbligato ad attribuire i fringe benefit a tutti i suoi dipendenti ma può scegliere a sua discrezione.

Ringrazio per l’attenzione e porgo i miei più

Cordiali saluti

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